Marcello Nicchi in videoconferenza con la sezione AIA di Adria

Si è svolta, mercoledì 8 Aprile, la prima riunione “a distanza” della sezione AIA Adria, esperimento più che riuscito visto il peso dei nomi delle persone che hanno partecipato all’evento adriese. La piattaforma Zoom, infatti, ha ospitato questo particolare evento “obbligato” dal virus che negli ultimi mesi ha condizionato le nostre vite.

Il primo a parlare, dopo le dovute presentazioni del Presidente Amedeo Bordina, è stato Bepi Ruzza, Presidente della FIGC Veneto, che ha voluto dapprima mandare un saluto a tutti i ragazzi della sezione, per poi congratularsi con il nostro associato ed infermiere Riccardo Cotalini, per l’articolo del Gazzettino e per tutto il lavoro svolto da lui ed i suoi colleghi in questa emergenza. Successivamente ha espresso tutto il suo orgoglio per le numerose donazioni e aiuti arrivati dalle società sportive in questo periodo. In seguito il Presidente del CRA Veneto Dino Tommasi ha sottolineato l’importanza di stare in casa per fare in modo che questo periodo finisca prima possibile e tornare nei campi con ancora più carica; ringraziando infine tutti gli arbitri della regione per l’esemplare rispetto delle regole. Infine, ad insaputa di molti partecipanti, è intervento il Presidente dell’AIA Marcello Nicchi per portare i suoi saluti ai ragazzi di Adria e ai loro ospiti, ed ha sottolineato come il lavoro dell’AIA continui a pieno ritmo per via telematica. Per concludere, ha voluto evidenziare come in una situazione come questa sia necessario mettere al centro la vita e non lo sport, e che deve essere un momento di grande riflessione sui veri valori delle nostre esistenze portandoci dentro questa memoria, anche quando tutta questa situazione sarà finita. 

In generale da tutti gli interventi si intuisce la sinergia nel mondo del calcio, tra arbitri e calciatori stessi, uniti tutti per fronteggiare al meglio questa situazione con la giusta attenzione ma anche con molto ottimismo per il futuro. Un ringraziamento sentito va al Presidente Bordina, vera mente di questo incontro; all’associato Mattia Ruzza per aver fatto da “tecnico” e aver permesso a tutti, anche ai più ostili alla tecnologia, di essere presente e, infine, ai ragazzi della sezione che hanno partecipato a questa opportunità numerosissimi ed interessati.

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