AIA ADRIA: A TU PER TU CON L’INTERNAZIONALE DANIELE ORSATO

La Sezione AIA di Adria non ha più intenzione di fermarsi, continua, infatti, il suo grande lavoro di crescita con molti ospiti di caratura assoluta. Ultimo, ma sicuramente non per importanza, Daniele Orsato, arbitro internazionale fresco di nomina, all’unanimità, di rappresentante degli arbitri in attività.

L’arbitro appartenente alla Sezione di Schio si è collegato venerdì 24 Aprile in videoconferenza con noi ragazzi di Adria, ricordandoci quanto sia fondamentale rispettare le regole messe in atto dal governo. Ci ha confidato che ad aiutarci ci sarà l’estate calcistica che si prospetta, dato che la Serie A e le coppe europee probabilmente si disputeranno, a differenza dei nostri campionati dilettantistici. Inoltre, ha voluto aggiungere l’importanza di pensare al proprio lavoro e alla propria famiglia, e di come dovremo imparare a goderci di più le cose semplici della vita. Dopodiché ha voluto rispondere alle domande dei nostri colleghi più giovani incitandoli a porre quanti più quesiti possibili.

La prima domanda, di Denny Pregnolato, riguardava il rapporto con giocatori o dirigenti importanti; Orsato ha spiegato che si tratta più di un problema che ti poni prima della partita, in campo si trasformano in calciatori e dirigenti come altri e pensarla diversamente potrebbe condizionare l’arbitro al punto da non essere più sereno nel suo ruolo. Enrico Franchin, successivamente, ha chiesto se il carattere che ha fuori dal campo è lo stesso di quello in partita, particolarità subito smentita dall’arbitro internazionale dimostrando, in una simpatica scenetta con il figlio William, che in realtà nella vita privata non è poi così rigido e severo come dimostra in partita. Spiega inoltre che lui non si studia una parte, ma che in campo si trasforma come se avesse un interruttore. Giacomo Bego ha domandato all’esperto arbitro come migliorare in questa disciplina, molto saggiamente Daniele ha consigliato al nostro giovane collega di non pensarci e, per il momento, dedicarsi solo ad arbitrare, sbagliare e divertirsi, che il resto viene da solo e si migliora un passetto alla volta. Diletta Nonnato voleva invece capire meglio qual è il rapporto che deve instaurarsi tra arbitro e calciatori. Su questo argomento, Orsato, ha voluto sottolineare che dobbiamo scordarci di essere accettati, ma è fondamentale ottenere il rispetto dei calciatori, e per farlo dovremmo essere noi, prima di tutto, onesti, educati e rispettosi nei loro confronti. Partendo proprio da questo ha risposto a Marco Pavan, desideroso di sapere come uscire da una brutta situazione, aggiungendo che in partita non c’è spazio per i dubbi ma solo per la sicurezza nelle proprie scelte, che devono essere smentite solo in spogliatoio con l’osservatore, solo così riusciremo a convincere,almeno in parte, i calciatori. Il nostro arbitro di punta, Mattia Boscolo, entrando più nel tecnico, ha chiesto cosa dire agli assistenti nel breefing pre gara. Ha spiegato, Daniele, che ai suoi collaboratori chiede di aiutarlo solo su rimesse laterali, fuorigioco e su tutto ciò che succede alle sue spalle. Ricorda che si è arbitri e non assistenti proprio perché, magari, chi ti fa da collaboratore non arbitra da un paio di anni e non può avere la tua stessa sensibilità tattica sui falli; bisogna che gli arbitri facciano da traino, alla squadra arbitrale, senza però cadere nell’arroganza. Nel finale ha voluto togliersi una curiosità Matteo Pavanati, chiedendo all’ospite come si allena in questa quarantena. l’Internazionale ha ribadito l’importanza delle regole, infatti ha dichiarato di essersi allenato principalmente sul tapis roulant e, solo da quando è possibile, ha iniziato a correre nelle prossimità della sua abitazione; inoltre ha aggiunto che il suo allenamento consiste in una corsetta di circa di un’ora e mezza.  

Non possiamo che essere grati a Daniele Orsato per tutto il tempo che ci ha concesso e per la sincerità che ha messo nelle sue risposte, dalle quali, inoltre, emerge una forte personalità, spigliata e onesta ma allo stesso tempo energica e giovanile, sicuri del grande aiuto che ha portato alla nostra sezione.

Ringraziamo, anche se mai abbastanza, il Presidente Amedeo Bordina, che ha conosciuto Daniele nel lontano ’96 durante una visionatura, con il collega Guardini, quando il giovane Orsato militava in prima categoria. Sentiti ringraziamenti anche al tecnico Mattia Ruzza sempre in prima linea in queste attività.

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